1.Il Santuario della Madonna della Navicella

                                              (Sezione Sottomarina; v. anche Chioggia)

 

 

E' assolutamente da segnalare la presenza del Santuario della Madonna della Navicella, di cui abbiamo già parlato descrivendo la Basilica di San Giacomo. In realtà l’apparizione mariana avvenne proprio qui; edificio è collocato in un punto strategico sulla strada da e per Sottomarina, denominato Ridotto Madonna[1] o meglio Borgo Madonna. Al tempo dell’apparizione mariana (1508) non vi erano abitanti perché tutti se ne erano andati a causa della guerra di quasi due secoli prima. Al tempo dei longobardi vi era un monastero benedettino (costruito nell’estremo sud dell’isola di Brondolo), che la costruzione del Santuario (1508-1585) andò a sostituire nella venerazione del popolo, che vi accorreva, rendendo la zona in qualche modo assai frequentata. I pellegrini dovevano vedervi un eremitaggio senza eremiti; i sacerdoti che officiavano la Messa erano quelli della cattedrale di Chioggia o da essi preposti.

Il santuario originale era ben diverso da quello odierno: dotato di scalinata, atrio e porticato. Tre statue (della Vergine e dei santi patroni Felice e Fortunato) sovrastavano la maestosa porta d’ingresso. L’interno era a tre navate e abbellito da opere d’arte di notevole bellezza. Qui si conservava il dipinto della Madonna della Navicella e lo “zocco”, che il 29 marzo 1799 vennero portati in salvo, prima in un oratorio e poi definitivamente nella Chiesa di San Giacomo a Chioggia. L’arrivo delle truppe napoleoniche decretò infatti la soppressione del santuario e la sua trasformazione in magazzino militare; si temeva pertanto che il prodigioso dipinto e il legno insanguinato su cui la Vergine era apparsa (lo "zocco") potessero andare dispersi.

Le pietre e i marmi dell’edificio vennero impiegati per costruire il Forte di Brondolo; dipinti e statue vennero ripartiti tra diverse altre chiese; l’altare (attribuito al Sansovino) è ancora conservato nella chiesa di San Martino. Solo nel 1958 venne consacrato il nuovo tempio, eretto sul precedente e ricostruito a partire dal 1952. Nel 1944 infatti il vescovo Giacinto Ambrosi fece voto alla Madonna di riedificare il santuario in cambio della Sua protezione contro gli orrori della guerra. Dal 1988 all’interno è stata collocata una riproduzione del dipinto della Madonna della Navicella.

 

[1] Il termine “Ridotto” è militaresco e indica quelle costruzioni che in epoca napoleonica vennero adibite a scopi profani, per la difesa della zona dalle incursioni nemiche.

 

(Marisa Uberti)

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