Gli allineamenti megalitici di Carnac

                                                                 (Marisa Uberti)

  • I menhir

 

La parola “Menhir “ si impose alla fine del XVIII secolo, con lo scoppio della “Celtomania” che, dalla Bretagna, si diffuse in tutta la Francia, poiché queste “pietre lunghe” sono presenti in tutto il territorio nazionale. Sono i cosiddetti “menhir isolati”, di dimensione molto variabile (ne abbiamo numerosi esempi anche in Italia e abbiamo già parlato del simbolismo dei menhirs occupandosi delle Cattedrali del mistero). Anche la forma di un menhir è variabile, a seconda –soprattutto- del materiale da  cui è costituito; più spesso sono rozzi, a volte se ne trovano di levigati, ad esempio gli unici attualmente perfettamente levigati si trovano nel Lèon occidentale (Finistére): Saint Gonvarc’h e Landunvez (6 m) o quello di Kerloas a Plouarzel (10 m).

A volte i menhir si trovano nei pressi delle cave da dove sono stati ricavati ma in altri casi la distanza è notevole e fu necessario trasportarli; ad esempio quello in granito di Champ-Dolent presso Dol (Ille-et-Vilaine) fu trasportato per almeno 4 Km e il suo peso si aggira sulle 125 tonnellate! Questo è uno dei misteri che riguardano i menhirs...

La funzione dei menhirs ha assunto nel tempo diverse interpretazioni: secondo alcuni si trovano su “linee telluriche”, ma quando si trovano vicino o sopra delle sepolture (dolmen o tumuli), sono “menhirs indicatori", esattamente come le nostre croci poste sopra sepolcri o tombe. Si potrebbe pensare che quando si trova un menhirs senza tomba, son tutto ciò che resta di una sepoltura preistorica. Alcuni esemplari si trovano vicino a sorgenti (come a Plésidy, Costa del Nord) e testimoniano antichi culti dell’acqua. Delle incisioni furono probabilmente eseguite sulla maggioranza dei menhirs ma le intemperie le hanno in tanti casi cancellate. Nel Morbihan il più celebre menhir isolato con incisioni (sbiadite dall’erosione del tempo) è Kermarquer a Moustoirac. Scavi recenti hanno dimostrato che queste grandi pietre vennero abbattute volontariamente quando cessò il culto verso quelle divinità.

A Locmariaquer esiste il famoso “menhir brisé” (Men-er-Hroeg), un enorme monolite spezzato in 5 tronconi (uno è scomparso), che giacciono sul terreno. Quando e perché avvenne questo crollo? Un sisma? Potrebbe invece essere stato abbattuto e riutilizzato. A volte, infatti, i menhirs vennero impiegati come sostegni di dolmen o tumuli, oppure come tavole di copertura.

 

                        

L'area del Golfo di Morbihan dove si trova una eccezionale concentrazione di strutture megalitiche, erette da una misteriosa civiltà [1] In questa mappa non è nemmeno segnata Carnac (confinante con Locmariaquer), che conta oggi poco meno di cinquemila abitanti. Eppure lì fiorì una civiltà strabiliante e già avanzata molti millenni prima di Cristo

 

  • Gli allineamenti

 

Si definiscono così i gruppi di menhirs o più menhir disposti in file. Esistono numerosi allineamenti, non solo in Bretagna. Interessante è il caso del cosiddetto “Cordon des Druides”, allineamento di megaliti situato nella foresta di Fougères (Landéan, Ille-et-Vilaine), che si prolunga per 300 m di lunghezza; è costituito da 80 blocchi di quarzo, ciascuno alto 2 m.

 

  • Gli allineamenti di Carnac

 

Solo a Carnac (Garnag, in bretone), nel Golfo del Morbihan, si ha però una concentrazione così elevata di menhirs, da costituire il più esteso sito megalitico preistorico del mondo, con oltre 3.000 pietre infisse nel terreno da una cultura neolitica che le eresse dal 5.000 al 2.000 a.C. circa.

Lungo un percorso di circa 4 chilometri, si trovano questi incredibili allineamenti di pietre verticali, dalla forma diversa. La dislocazione è così vasta che è necessaria una mappa per potersi adeguatamente dirigere a visitarli (a piedi o con un mezzo). Attualmente hanno una recinzione per preservare l’ingresso selvaggio (si trovano sulla strada carrozzabile) e per evitare che l’erba venga continuamente calpestata: essa deve crescere perché dà sostegno alle pietre infisse, dicono gli esperti. Entrare nei campi di pietre è possibile con visita guidata (biglietteria davanti agli Allineamenti di Mènec). La decisione di recintare l'area è stata presa dal governo centrale di Parigi ma sembra che la popolazione non sia affatto d'accordo e da molti anni protesta. Da un disegno ottocentesco possiamo osservare come i megaliti non avessero erba intorno (si vedono dei ciuffi in primo piano), segnale che stavano perfettamente dritti. E' possibile che dietro questa decisione politica si nasconda quindi anche qualcos'altro, visto che diversi gruppi accedevano per celebrare non ben specificati rituali; inoltre si temevano scavi clandestini e non va dimenticato che il vandalismo è sempre in agguato.

 

                 

                                I menhir in un disegno ottocentesco: appaiono infissi nel terreno, privo di erba alta

 

Gli allineamenti avevano, in origine, una cerchia di pietre di forma ovale - ad est e ad ovest - chiamata “cromlech”, come se si fosse voluto delimitarne l’area, ma non è presente in tutti perché, con il tempo, molte pietre sono state asportate o divelte.

Perché a Carnac si trova questa concentrazione di megaliti allineati? Chi furono i costruttori? Per quale scopo si fece tanto lavoro?

La prima impressione che abbiamo avuto è che potessero essere pietre funerarie, come in un cimitero: diverse in altezza e dimensione forse in relazione al defunto (infante o adulto, personaggio comune o di spicco) ma in tal caso gli archeologi avrebbero trovato le tracce di sepolture, al di sotto. Se fossero stati inceneriti e poi sparsi sul sacro suolo e ricordati solo dalla presenza del menhir? I nomi bretoni con cui vengono appellati i tre monumentali siti archeologici lascia qualche spiraglio, in proposito. Una questione ulteriore ci intriga: i “megalitici” seppellivano i morti nei tumuli e nei dolmen: perchè avrebbero dovuto attuare una pratica diversa e da dove l'avrebbero attinta?

Mettere delle pietre verticali nel terreno è equiparabile a mettere un ago sulla nostra pelle: l'agopuntura è una tecnica che mira a stimolare determinate zone cutanee, sciogliendo determinati nodi energetici e contribuendo al riequilibrio omeostatico dell'individuo. Che si sia voluto, allora, stimolare certe zone ritenute di particolare "energia" terrestre, distinguendole da quelle ritenute negative. Spesso i luoghi ma anche le pietre stesse, poste in luoghi speciali, si rivestivano- a livello popolare- di un valore magico/sacrale, dai poteri taumaturgici.

 

Sulla mappa, che riproduciamo, a Carnac si possono individuare sostanzialmente tre grossi allineamenti principali:

  • Mènec (“luogo delle pietre”)
  • Kermario (“luogo dei morti”)
  • Kerlescan (“luogo della cremazione”)

 

Gli Allineamenti di Ménec sono i più completi perché hanno ancora il cromlech ad Est e ad Ovest. Quello orientale è ridotto oggi a sole 25 pietre (Toul Chignan) mentre in quello occidentale è stato costruito, nel XIX secolo, il villaggio di Ménec,  cosicchè  71 pietre  risultano inglobate nel villaggio stesso!  In Bretagna capita anche questo...

La forma ovoidale dei cromlech ha una dimensione rispettivamente di 108 x 90 m (quello Est) e di 70 x 90 m (quello Ovest).

Entro questi due recinti di pietre si trovano 12 file di menhirs, con un grado di inflessione verso l’orientazione. L’altezza delle pietre verticali varia sensibilmente da Ovest ad Est  (da tre metri e mezzo a meno di un metro). La struttura intera sarebbe di 1.150 m di lunghezza e raggruppa attualmente 1.169 menhirs. Verso Nord, a circa 100 m dal cerchio di pietre occidentale, è situato il menhir chiamato “Gigante di Ménec” (3,5 m di h), forse eretto come menhir isolato prima degli allineamenti. Questo potrebbe far ipotizzare che il luogo fosse già stato individuato come “sacro” per qualche ragione. Le varie file non sono equidistanti tra loro, anche se danno l’impressione di esserlo; quasi a metà dell'allineamento vi è una deviazione e la direzione dei viali di pietre cambia, piegando lievemente verso nord[2].

Gli allineamenti di Ménec non sono continui perché interrotti (a circa 700 m) da un appezzamento di terreno coltivato già in antico, entro il quale si vedono spuntare qui e là dei menhir; al termine dell’area coltivata gli allineamenti riprendono (a est della D119) per 100 m, con una leggera inflessione che ne causa lo spostamento di orientazione. Qui le file sono 10 e l’altezza dei menhir che le compongono aumenta gradualmente fino a raggiungere i 2 m, dopodiché terminano nei pressi del recinto di pietre orientale.

L’orientazione globale è S-O, N-E, coordinate che qualche ricercatore ha correlato con un punto  dell'orizzonte ove attualmente si leva il Sole il 6 maggio e l'8 agosto, date che  probabilmente avevano un significato a fini agricoli e/o propiziatori.

Conviene prendere ora l’automobile per raggiungere il sito di Kermario (circa 600 m ma in totale, alla fine della giornata, i chilometri saranno molti, quindi ci si deve organizzare secondo le proprie possibilità… motorie!). Anche se siete in compagnia, sentirete il bisogno di stare in silenzio, desiderando che i turisti si diradino, per formulare nella assolta quiete degli intimi pensieri dentro se stessi, cercando di comprendere quello che sembra incomprensibile. La sola cosa certa è che i megaliti sono lì davanti ai nostri occhi, una distesa sconfinata di pietre (nessuna uguale all'altra) che nessuno sa ancora giustificare. Raggiungiamo il parcheggio per proseguire la visita.

 

                   

                                                    L'autrice nei pressi degli allineamenti: un vero mistero

 

Gli Allineamenti di Kermario hanno perso del tutto il cromlech occidentale. Gli scavi del 1877 condotti da James Miln portarono alla scoperta di strutture romane; a S-O fu scoperto un dolmen a corridoio con dei resti del suo tumulo, ben anteriore agli allineamenti. Questi sarebbero costituiti infatti da assemblaggi differenti che occupano una superficie di 1.120 m di lunghezza. I menhir sono disposti su 10 file parallele, per un totale di 1.029 menhir attuali. L’altezza  diminuisce spostandosi verso est. Al livello della fattoria “Petite Métaire” esiste la traccia di una fila trasversale di pietre, orientata N-S. Di essa rimangono tre massi, disposti perpendicolarmente al resto degli allineamenti. Salendo su una torretta collocata dopo qualche decina di metri, si possono osservare dall'alto le file di menhirs: impressionanti da lasciare sgomenti!

 

                     

                     

 

Più oltre, dopo lo stagno di Kerloquet, gli allineamenti riprendono, assumendo il nome di  “Allineamenti di Manio”, dov’era situato un tumulo funerario più antico.

A questo punto, ci ritroviamo con la foresta a destra e a sinistra. Prendiamo a destra, imboccando un bel viale alberato che conduce al Tumulo di Kercado, il più antico tumulo funerario europeo che si conosca attualmente (al quale abbiamo dedicato un apposito video), risalendo a circa 7.000 anni fa. Con solo 1 euro di ingresso, si vedranno meraviglie.

 

                  

                                   L'autrice all'ingresso del Tumulo di Kercado (realizzato circa 7.000 anni fa)

 

Ritornati sulla strada che stavamo percorrendo, ci dirigiamo ora a sinistra, verso i cartelli che indicano Géant de Manio” e Le Quadrilatère, cioè il Gigante e il Quadrilatero. Si tratta rispettivamente di un menhir alto più di sei metri, isolato rispetto al resto, nei pressi del quale si trova una sorta di quadrilatero formato da 22 pietre (alte meno di un metro). La superficie spaziale presenta le diagonali orientate verso i punti di levata del Sole nei giorni dei due solstizi, mentre i lati sono diretti verso i punti di levata e tramonto dell'astro nel giorno degli equinozi (rif. Vedi nota 1).

 

                                 

Il "Gigante di Manio": sulla faccia mostrata nella foto sembra di riconoscere la sagoma di un serpente

 

Queste strutture appartenevano ad un unico complesso (Kermario) oppure erano indipendenti? Che cosa “segnalava” il gigante in mezzo al bosco, isolato? Secondo alcuni studi “alternativi”[3], indicherebbe le correnti telluriche  e cosmiche, la presenza di un punto ben preciso. Una pietra quadrata posta all’inizio dell’area dove si trova il colossale menhir, sarebbe la “chiave”, fungendo come una sorta di “Guardiano della Soglia”. Potrebbe essere stato un “luogo di energia” o un luogo in cui si svolgevano determinati riti, forse legati alla fertilità o guarigione.

Secondo altri, il “gigante” sarebbe al centro di un unico allineamento costituito da Kermario e da quello di Kerlescan (la distanza tra i due allineamenti è di circa 300 m). Secondo la teoria "lunare" avanzata da A. Thom, sarebbe stato un punto di mira di un arcaico osservatorio lunare (vedi ultimo paragrafo di questo articolo).

 

Un'esperienza davvero emozionante, la curiosità cresce e con essa la consapevolezza dell'importanza della pietra per i popoli antichi, che usarono un loro linguaggio, tanto complesso per noi "tecnologici".

 

Gli Allineamenti di Kerlescan presentano ancora un “cromlech” a occidente, costituito da 39 pietre rimanenti. I menhir di Kerlescan occupano una superficie di 880 m di lunghezza e 139 m di larghezza, sono disposti su 13 file, per un totale di 555 menhir, la cui disposizione è “a ventaglio”, I cui lati puntano verso i punti di levata del Sole nel giorno degli equinozi.  L’altezza dei menhir  varia da 4 m ad 1 m e degrada procedendo verso est. Gli allineamenti di Kerlescan terminano nei presso del dolmen omonimo, che chiude a nord il cromlech. In realtà si prolungano oltre la Strada Statale (La Trinité/Mer) e un’altra zona boschiva, prendendo il nome di "Petit Ménec" (i cartelli indicatori sono un po’ fuorvianti, invece la mappa consente di avere una adeguata visualizzazione dell’area), dopo un importante cambiamento di direzione. Questi allineamenti sono disposti su 8 file per un totale di un centinaio di menhirs, che occupano una superficie di 350 m di lunghezza. Il sito è parzialmente conservato perché parte delle pietre che lo componeva fu prelevata e riutilizzata per costruire il faro della Belle-Ile…

 

              

                                           Un curioso menhirs degli allineamenti di Kerlescan

 

  • Teorie proposte nel tempo per “spiegare” gli allineamenti di Carnac

 

Nel Museo della Preistoria di Carnac sono elencate le varie ipotesi che nel corso dei secoli hanno tentato di dare una spiegazione alla presenza degli allineamenti megalitici. Vediamone alcune:

  1. Per tenere fissate le tende dei soldati romani contro il vento violento (M. de La Sauvagère, ufficiale del Genio nel XVIII secolo)
  2. Sale di un mercato
  3. Installazioni per seccare il pesce
  4. Rampe di lancio o piste di atterraggio per missili extraterrestri
  5. Difesa anticarro (armato) tedesca durante la II Guerra Mondiale (riflessione dei soldati americani al loro sbarco)
  6. Culti adoranti, con sfilate (cerimonie, parate), cantando inni. La dimensione delle pietre corrisponderebbe alla nota cantata! Gli allineamenti erano una vasta porta musicale
  7. Piste (le file di menhir) e arene (i cromlech)
  8. Labirinti che conducevano a bordelli (lupanari)
  9. Un immenso gioco dei “quattro angoli” (?) (quatre coins)
  10. Un Bowling
  11. Un Golf
  12. Un Cricket
  13. I segni di una scrittura, rappresentanti le Tavole della Legge
  14. Un antico cimitero gallico. Per ogni morto si metteva una pietra; se era ricco se ne metteva una grossa, se era povero, una piccola (nel libro di Zacharie Le Rouzic, 1909)

 

Nella sezione precedente abbiamo poi parlato della teoria di Saint Cornely, che fa parte della tradizione bretone, da conoscere!

Altre leggende bretoni raccontano di una “scuola spirituale” strutturata con edifici e templi arcaici, nei pressi di Carnac. Non si precisa il periodo ma proprio gli allievi di quella istituzione “iniziatica” sarebbero stati gli artefici degli allineamenti, avendo “piantato” –ciascuno di essi- un menhir. Il motivo? Un’offerta al divino, quasi un’identificazione con il trascendente, con il quale il neofita fondeva la propria anima e diveniva il ponte tra Terra e Cielo. Bellissimo! E  sarebbe stato un intento nobile. Fissare tutto di sé in una pietra, caricandola della propria energia vitale in modo che essa –sopravvivendo all’individuo- vivesse per l’eternità. Si dice che solo altri “iniziati” a certi Misteri possano capire il messaggio…Questo risvolto filosofico non ha nulla a che vedere con altre leggende, pseudo-esoteriche, basate su fantasmi, spiriti e strane ombre che aleggerebbero tra i megaliti, naturalmente soprattutto di notte (in Bretagna, una terra di leggenda per antonomasia, tutto è possibile, non dimenticatelo!). Chissà che esperienza sarebbe, però, una notte tra i menhirs, a guardare le stelle…

              

                             Iconografia di St. Cornely sulla facciata della chiesa parrocchiale di Carnac

 

  • La realizzazione degli Allineamenti e la datazione

 

Nel Museo, essendo organo accademico, chiaramente viene un po’ ridimensionata la portata “misterica” degli allineamenti, asserendo che è certamente un’opera colossale ma che è probabile che sia stata realizzata in più generazioni, non in un colpo solo. La materia prima utilizzata, la granulite, è sul posto e il metodo con cui vennero ricavati i blocchi è noto (quello dei cunei di legno che, introdotti nelle fessure naturali della roccia, venendo bagnati si gonfiano fino a far staccare la pietra). Per il trasporto in situ si impiegavano mandrie di animali (buoi) e corde, come per i dolmen. Sembra tutto facile…ma sinceramente non lo è, a nostro modesto avviso, dopo aver visto certe lastre colossali messe ad altezze considerevoli come nei dolmen di Mane-Kerioned.

Uno studio di Ch. T. Le Roux avrebbe stimato che per cavare, trasportare ed erigere 10.000 menhirs a Carnac (molti scomparsi), sarebbero servite  500.000 o 1.000.000 di giornate di lavoro, per fissare un ordine di grandezza.

Gli accademici non si sbilanciano e usano prudenza anche per la datazione e, per i piccoli allineamenti che sono stati meglio studiati scientificamente, si ritiene probabile quella del 3.000 a.C., ma gli allineamenti più antichi risalirebbero al 5.000 a.C.

 

  • Le teorie astronomiche

 

In mancanza di una certezza, si dice che ogni teoria è bene accetta. Per questo, a seconda della propria inclinazione o disciplina di studio, i vari studiosi o appassionati hanno di volta in volta cercato di fornire una spiegazione ai megaliti allineati di Carnac e, riunendo ricerche scientifiche con considerazioni di tipo teo-filosofico (gli antichi avevano una spiccata tendenza a relazionare ogni evento al divino), sono state proposte numerose “teorie astronomiche”. Questo sito potrebbe essere stato utilizzato dagli astronomi dell'epoca per misurare i movimenti apparenti del sole, della luna e delle stelle. Oppure per ricavare un sistema in relazione con le stagioni  e i lavori agricoli. O, ancora, per stabilire date specifiche per cerimonie religiose.

Nel Museo della Preistoria di Carnac vengono illustrate:

  • La  “Teoria Solstiziale”:
  • La “ Teoria luni-solare”:

Invitiamo, per la complessità dell’argomento, a visitare l’esplicativo articolo del prof. Giulio Romano: I megaliti della Bretagna

In questo articolo lo studioso considera le varie teorie avanzate nel corso del tempo, da quelle ottocentesche a quelle, più recenti, di A. Thom e del figlio, che hanno elaborato la teoria “lunare”. Sarebbe esistito un grande osservatorio lunare (per prevedere le eclissi e quindi i giorni ritenuti fausti o infausti), che faceva centro sul Grand Menhir Brisé (Locmariaquer) che era stato preceduto da un altro osservatorio, più piccolo ma dello stesso tipo che ha costituito un vero e proprio complesso pilota. La mira centrale era rappresentata in questo caso dal grande menhir di Le Manio, del quale abbiamo parlato poc’anzi. La teoria dei Thom prevede anche il fatto che per stabilire con esattezza i giorni infausti delle eclissi, fosse necessario interpolare i dati di osservazione (è noto infatti che difficilmente la Luna raggiunge la sua massima o la sua minima declinazione proprio al momento in cui sorge o tramonta in un dato luogo). Questa interpolazione è però assai complessa, sostiene Romano: quegli antichi popoli avevano raggiunto tali conoscenze? Inoltre, i Thom hanno trovato che i popoli megalitici utilizzavano i ventagli di pietre. Quello di Kerlescan, per esempio (che come abbiamo visto mostra una disposizione dei menhir proprio “a ventaglio”) ed un altro che si trova a Petit Menec potevano servire alla bisogna.  Questa dei Thom, conviene Giulio Romano, è una teoria assai sofisticata, difficile da credere che sia stata applicata veramente dai megalitici.

Ma se non vedi Carnac, difficile credere che esista un luogo "impossibile" del genere, diciamo noi! Perciò, chi può sapere quali livelli di avanzato sapere detenessero?

Nel Museo della Preistoria di Carnac, inoltre, è messo in evidenza come la discussione sulla credibilità delle teorie astronomiche proposte sia tutt’ora in corso, tanto più che il Grande Menhir spezzato (Brisè) di Locmariaquer venne abbattuto molto prima della costruzione del tumulo di Petit Mont o dei dolmen di Kerran, che nella teoria di Thom sono invece indicati come punti di mira di un presunto osservatorio lunare antecedente a quello del Grand Menhir Brisé. Quindi? Cosa resta da pensare? “Che non ne sappiamo molto di più di quello che fu proposto nel XVIII secolo sul significato di questi allineamenti”, conclude una nota del Museo!

Consolante, non c’è che dire… Gli antichi costruttori di Carnac hanno lanciato la loro sfida e fino a questo momento l’hanno decisamente vinta.

Evviva il mistero.

 

  • Anzichè la galleria fotografica, abbiamo preferito inserire un video della durata di poco più di mezz'ora, che include ciò che è scritto in questo articolo e la visita al Tumulo di Kerkado: non perdetelo!
  • Per informazioni su come arrivare, biglietti, orari, ecc. consultare il sito ufficiale: https://carnac.monuments-nationaux.fr/

 

 


]1] Prendendo come punto di riferimento la "Pietra del Sacrificio" di Baden (loc. Bono, Latitudine: 47.630752N  Longitudine: 2.924337W), nello spazio di meno di 15 Km si trovano innumerevoli monumenti megalitici, tra cui:


 2.0km W 271° Kerdrec'h dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 2.5km W 278° Tombelles de Kernourz Burial Chamber (Dolmen)
 2.5km W 277° Tumulus du Rocher Chambered Tomb
 2.9km W 275° Dolmen du Vide Bouteilles Burial Chamber (Dolmen)
 3.3km W 269° Kerentreh tumulus Chambered Tomb
 3.3km SW 247° Kercado (Crac'h) dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 3.5km S 178° Pointe de Toulvern dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 3.9km W 277° Château de Rosnarho dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 3.9km N 4° Kerroyal dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 4.5km S 180° Presqu'île de Couédic dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 5.2km SW 240° Kerdaniel dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 5.8km SW 231° Coët Courzo dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 6.0km SW 243° Kerran dolmens Chambered Tomb
 6.1km SW 233° Kercadoret dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 6.2km SW 219° Kervéresse Dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 6.3km W 260° Er Mar dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 6.4km N 338° Kervengu dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 6.5km W 258° Parc Er Roc'h dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 6.6km SE 146° Etal-Berder tumulus Chambered Tomb
 6.6km SW 242° Men-Milene Standing Stone (Menhir)
 6.6km SW 243° Kermané dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 6.6km SW 245° Pourhos dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 6.6km SW 205° Mane Lud dolmen Chambered Cairn
 6.8km W 258° Kerzuc dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 6.8km SW 204° Er-Grah tumulus Chambered Tomb
 6.8km SE 156° Gavrinis Cairn Cairn
 6.8km W 272° Carrefour des Quatres Chemins menhir Standing Stone (Menhir)
 6.9km SW 203° La Table des Marchands Burial Chamber (Dolmen)
 6.9km SW 204° Grand Menhir Brisé Standing Stone (Menhir)
 7.1km SE 119° Kergonan cromlech Stone Circle
 7.1km S 201° Mane-Rethuel dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 7.2km S 166° Île Longue tumulus Chambered Tomb
 7.2km W 261° Parc er Guéren Burial Chamber (Dolmen)
 7.2km W 248° Petit Kerambel dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 7.3km SE 156° Er Lannic Stone Circle
 7.5km SE 125° Kerno dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 7.5km SW 206° Kerlud dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 7.5km W 248° Kervehennec dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 7.6km W 263° Roc'h en Ezel Passage Grave
 7.6km S 192° Mané-er-Hroëck tumulus Chambered Tomb
 7.6km W 267° Kergouet dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 7.6km NE 37° Le Palastre Passage Grave
 7.7km W 281° Kervin-Brigitte dolmen Standing Stone (Menhir)
 7.7km SW 243° Mané Carnaplaye dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 7.8km W 260° Luffang Allée Couverte Passage Grave
 7.9km SW 217° Er Vil dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 8.1km S 184° Kerpenhir menhir Standing Stone (Menhir)
 8.2km S 172° Bilgroix Point Menhir Modern Stone Circle / Monolith
 8.3km SE 132° Boglieux dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 8.3km W 267° Colline du Lizo dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 8.3km SE 113° Brouel menhir Standing Stone (Menhir)
 8.3km W 266° Lizo dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 8.3km S 172° Bilgroix allée couverte Passage Grave
 8.5km S 200° Pierres Plates (Locmariaquer)* Burial Chamber (Dolmen)
 8.5km W 263° Kerhouant menhir Standing Stone (Menhir)
 8.8km W 264° Kerlagad menhir Standing Stone (Menhir)
 8.9km W 262° Kerlagad dolmens Chambered Cairn
 8.9km SE 157° Grah-Niol Burial Chamber (Dolmen)
 9.0km SW 207° Pointe Er Hourél Dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 9.1km W 262° Mané-Roc'h 1 Standing Stone (Menhir)
 9.2km W 257° Le Petit Ménec Stone Row / Alignment
 9.2km W 254° Mané Bras* Burial Chamber (Dolmen)
 9.2km SE 137° Pointe de Nioul dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 9.3km W 250° Mané Roullarde Burial Chamber (Dolmen)
 9.3km W 265° La Madeleine (Carnac) Burial Chamber (Dolmen)
 9.4km SE 146° Pen Castel menhir Standing Stone (Menhir)
 9.5km W 254° Kermarquer dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 9.5km W 260° Kerlescan nord menhir Standing Stone (Menhir)
 9.6km W 264° Kerguéarec menhirs and dolmen Standing Stones
 9.7km W 259° Kerlescan nord allée couverte Passage Grave
 9.7km W 265° Er Roc'h Feutet* Burial Chamber (Dolmen)
 9.7km SW 246° Kerdro Vinan* Burial Chamber (Dolmen)
 9.8km W 258° Kerlescan alignements Stone Row / Alignment
 9.9km W 259° Kerlescan North Cromlech Stone Circle
 9.9km W 259° Kerlescan Tertre and menhir Standing Stone (Menhir)
 10.0km W 258° Kerlescan cromlech Stone Circle
 10.0km W 261° Moustoir Champ de Menhirs Standing Stones
 10.0km W 250° Queric En Arvor Burial Chamber (Dolmen)
 10.2km SE 115° Pointe de Liouse dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 10.3km W 258° Geant du Manio Standing Stone (Menhir)
 10.3km W 259° Le Quadrilatere Passage Grave
 10.4km W 262° Moustoir tumulus Chambered Tomb
 10.4km W 263° Moustoir-Rohec menhir Standing Stone (Menhir)
 10.5km W 262° Moustoir menhir Standing Stone (Menhir)
 10.5km W 255° Kercado tumulus Chambered Tomb
 10.5km E 109° Pen Raz dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 10.5km W 258° Tertre du Manio Chambered Tomb
 10.6km S 167° Petit Mont Chambered Tomb
 10.6km W 265° Mané-Brizil dolmen* Burial Chamber (Dolmen)
 10.6km W 269° Er Rohellec Chambered Tomb
 10.7km SE 150° Tumiac tumulus Chambered Tomb
 10.7km W 268° Mané-Grag Burial Chamber (Dolmen)
 10.7km W 269° Kergo menhirs Standing Stones
 10.9km W 260° Moustoir sud menhir Standing Stone (Menhir)
 11.0km W 259° Rosnual dolmen Burial Chamber (Dolmen)
 11.3km W 265° Crucuny tumulus Long Barrow
 11.3km W 265° Crucuny menhir Standing Stone (Menhir)
 11.3km W 264° Toul-er-Lann menhir Standing Stone (Menhir)
 11.3km W 256° Kermario alignements Stone Row / Alignment
 11.3km W 265° Crucuny Cromlech Stone Circle
 11.4km W 263° Len-Lochet menhirs Standing Stones

(Fonte di riferimento)

[2] https://www.gruppoastrofiliforlivesi.it/PEGASUS106.pdf

 

Argomento: Gli allineamenti megalitici

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