7. Previsioni vere e smentite

                                                  (Alessio Marchetti)

                                                       VII parte di VII

 

In un altro campo particolare, quello della preveggenza, troviamo testimonianza rilevanti sempre in ambito russo e sovietico. La veggente Malakat Nazarova, originaria dell’Azerbaijan, previde infatti diversi avvenimenti importanti e fu per questo tenuta in buona considerazione da parte dell’establishment russo. Tra le previsioni importanti ci furono quella della guerra armeno-azera del Nagorno Karabakh (1992-1994), il terremoto in Armenia (7 dicembre 1988), gli scontri a Mosca del 3-4 ottobre 1993, la morte dell’ex-Presidente georgiano Zviad Gamsakhurdia (31/12/1993). Mentre nel 1994 predisse che di lì a due anni l’Unione Sovietica sarebbe risorta grazie ad un leader dal nome Jurij oppure Gennadij, profilo che è stato accostato al leader del Partito Comunista russo, Gennadij Andreevič Zjuganov, candidato alle elezioni del 1996 e battuto però da Boris El'cin (Eltsin) con un retroscena di grande ambiguità; infatti c’è più di un sospetto che le elezioni presidenziali del 1996 fossero state truccate a vantaggio di Eltsin, che con un colpo di mano avrebbe mantenuto il potere sulla Federazione Russa quando invece il reale vincitore sarebbe stato proprio Zjuganov, di fatto stravolgendo la previsione della Nazarova e forse il naturale corso degli eventi.

 

                                                   

                                                                                     )ennadij Andreevič Njuganov

 

 

In vista del voto del 1996 Eltsin risultava gradito soltanto a poco più del 5% della popolazione, ma venne rimesso in pista da una campagna elettorale aggressiva sovvenzionata persino da compagnie americane (bisognerebbe approfondirne le ragioni). Tutto ciò portò Eltsin al 35% dei voti, mentre a Zjuganov andò il 32%. Al ballottaggio Eltsin vinse con il 53,8% dei consensi, ma questo destò grande perplessità negli osservatori e persino in Dmitrij Anatol'evič Medvedev, ora Primo Ministro russo ed ex-Presidente della Federazione Russa tra i tre mandati di Putin.

Prove di brogli ce ne furono, ma le schede vennero distrutte e non fu possibile procedere ad un riconteggio; l’unica cosa che desta una certa stranezza è il fatto per cui Zjuganov, peraltro ancora oggi leader comunista e più volte candidato alla presidenza, e i comunisti non mossero accuse dirette verso il sistema e non vollero andare più di tanto a fondo della vicenda, non si sa se per minacce ricevute, per mancanza di prove, per promesse di vario genere che potrebbero essere state fatte loro oppure se fa tutto parte di un gioco più grande interno ad una sfera occulta che al momento nessuno riesce a vedere. Ad ogni modo ci si ricordi che Eltsin ha indicato in Putin il suo delfino, quindi ciò che ha mantenuto al potere il primo è probabile stia remando a favore anche dell’erede designato, che è ormai ininterrottamente ai vertici dello Stato, come Presidente e come Primo Ministro, dall’anno 2000, con mandato in scadenza nel 2018 ma rinnovabile fino al 2024.

 

Parte I: Bogdanov, aspirazione all'eterno

Parte II Fëdorov e il Supramoralismo

Parte III: il Cosmismo

Parte IV: La Cosmonautica russa e sovietica

Parte V: Le Teorie di Gurdjieff

Parte VI: Comunismo e Materialismo

 

(Autore della Ricerca: Alessio Marchetti. Articolo originale su https://www.academia.edu/23811452/La_Russia_tra_Scienza_e_Universo)

 

Argomento: Previsioni vere e smentite

Poteri forti

Roberto | 04.09.2016

Quando dice che "In vista del voto del 1996 Eltsin risultava gradito soltanto a poco più del 5% della popolazione, ma venne rimesso in pista da una campagna elettorale aggressiva sovvenzionata persino da compagnie americane (bisognerebbe approfondirne le ragioni)", si sa quali furono quelle compagnie americane e vi sono libri per approfondire?

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