Quinta tappa: la Via dei Lanzi

 

Questo percorso prende il nome dai Lanzi, minatori del Tirolo attivi in zona dalla metà del XVI secolo, fatti venire appositamente dal Granduca di Toscana Cosimo I de’ Medici. Seguendo la Valle il percorso passa per i pozzi di estrazione medievali, gli interventi medicei, e i grandi impianti della società inglese Etruscan Mines.

Il trenino esce dal tunnel e percorre un breve tratto all’aperto, tutto da godere: si aprono infatti scorci panoramici di grande bellezza, con gole strette dalle montagne e sullo sfondo si vede anche il mare. Ci scorre davanti, lassù come un nido d’aquila, la Rocca di San Silvestro, magnifica, che tra non molto dovremmo essere in grado di raggiungere. Si possono notare anche le cave, in lontananza.

La località in cui si scende (fermata unica) è Casalone-Laverie, dove si trovano gli edifici di servizio della ferrovia costruiti dalla Etruscan Mines, in seguito trasformati dalle Miniere Campiglia S.p.A. in impianti di flottazione e arricchimento del minerale. Una trentina di anni fa questo impianto industriale venne parzialmente smantellato e in parte riconvertito per la frantumazione del calcare a servizio della cava aperta nella valle a poca distanza. Nel 1996 venne definitivamente smantellato per chiusura anche della cava; in situ rimangono cinque sili, i resti di passerelle e scale in ferro, due file di quadri elettrici e poco altro. All’esterno sono visibili due grandi sili per il caricamento del calcare.

A questo punto si può scegliere quale direzione imboccare: andando a destra si arriverà al Centro di Documentazione del Sistema dei Parchi di Villa Lanzi (costruita nel 1556 per i minatori del Tirolo e rimaneggiata) e a Palazzo Gowett (1901-1907), oggi trasformato in Ostello, che era la sede direzionale della Etruscan Mines.

Andando a sinistra si intraprende l’ascesa alla Rocca di S. Silvestro e… siamo già in cammino!

Guardando la sua posizione ci sentiamo scoraggiati: ce la faremo a raggiungerla? Sembra piuttosto impegnativa come escursione, ma con la motivazione giusta e l’idea di un salutare trekking tra i boschi che nascondo le antiche vestigia minerarie, partiamo senza ulteriori indugi. Incontriamo delle strutture in pietra verticali: è il piano inclinato inglese, che collegava la ferrovia a Quota 212 m con il livello 2 del pozzo Walter, dove venivano caricati i vagoncini del minerale.

(autrice. Marisa Uberti)

 

Sesta tappa: la Rocca di San Silvestro e il villaggio medievale

Argomento: La Via dei Lanzi

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