MONTENEGRO: IL MONASTERO ORTODOSSO RUPESTRE DI DAJBABE

(Marisa Uberti, 2025)
 
 
Consacrato nel 1897, il sito fu scelto da San Simeone di Dajbabe dopo aver ascoltato il racconto di una visione mistica dal pastore Petko Ivezic (poi diventato monaco Platon), che indicava il luogo come sacro, confermato dal ritrovamento di una grotta a forma di croce, interpretata come segno divino. La maggior parte del monastero è sotterranea, scavata nella roccia. La chiesa principale e le cappelle laterali si trovano all’interno di una grotta, dove San Simeone scelse di vivere in ascetismo, dipingendo pareti e volte con immagini di santi e profeti. Diversi visitatori riferiscono di percepire un’energia inspiegabile, sensazioni di pace, calore o brividi. Alcuni sentono un ritmico suono sordo proveniente dalla grotta, interpretato come il “cuore” del monastero. La grotta conserva icone sacre, tra cui una della Vergine Maria proveniente da Gerusalemme, un sudario del X secolo e la tomba di San Simeone, meta di incessante pellegrinaggio. Il monastero è dedicato all'Assunzione della Vergine Maria e a S. Simeone. Un bellissimo tempietto (Kapela) esterno in stile bizantino-russo è dedicato alla famiglia Romanov dello zar Nicola II, sterminata dai bolscevichi e proclamata santa dalla Chiesa Ortodossa. Il luogo, magico fin da quando si arriva - immerso tra pini, cipressi e ulivi - si trova a quattro Km a sud di Podgorica, tra la città e il fiume Cijevna. Andiamo a farvi "due passi" nel nostro video-documento.
 
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