La spada nella roccia a Podstrana e Lucius Artorius Castus: il vero re Artù?

(Marisa Uberti, 2025)

E' una storia forse ancora poco conosciuta dai più ma da diversi anni sta attirando sempre maggiore affluenza di ricercatori e appassionati a Podstrana, piccolo villaggio costiero croato, situato lungo la litoranea che collega Spalato a Omis, nel territorio della Salona romana. Popolazioni illiriche occuparono da tempi remoti la parte alta del borgo mentre verso il mare si sviluppò un centro romano che contemplava una villa agricola, un centro commerciale e una necropoli. Proprio su di essa sorse una prima chiesa paleocristiana e successivamente una chiesa medievale dedicata a San Martino (Sveti Martin), tutt'oggi nella diocesi di Spalato, da cui ha tratto il nome l'intera zona e la spiaggia, dove si incontra una gigantesca spada di candido marmo, di recente collocazione. E' la spada nella roccia di arturiana memoria, allusione alla mitica Excalibur ma cosa rappresenta qui, in questo villaggio dalmata di meno di mille abitanti? La domanda ci ha spinto ad andare a visitare la cittadina (trovandoci nei pressi), a cercare di capire cosa si celi dietro questa presenza. La risposta è nella chiesa di Sv. Martin, a breve distanza dalla spada; qui - fin dal 1924- fu scoperta la lastra tombale di un valoroso soldato romano che, vittoria dopo vittoria, acquisì cariche sempre più prestigiose. Si chiamava Lucius Artorius Castus (vissuto non più tardi del 200 d.C.) e secondo molti studiosi sarebbe all'origine della leggenda di Artù. Il ricordo delle gesta di Casto, tramandate nelle tradizioni locali, andarono crescendo col tempo fino a formare le prime tradizioni arturiane. Pare che nel 181 Artorio avesse portato un gruppo di soldati Sarmati in Gran Bretagna, terra in cui combatterono diverse battaglie, una delle quali ebbe luogo al Vallo di Adriano. I Sarmati erano antiche tribù che si stabilirono nelle steppe tra l'attuale Polonia e il Danubio. Idolatravano il dio del fuoco e le loro valorose donne guerriere combattevano al fianco degli uomini; erano noti anche per combattere a cavallo sotto una testa di drago in bronzo attaccata a uno stendardo, indossavano armature e portavano scudi e lance, proprio come i Cavalieri della Tavola Rotonda. Il parallelismo tra i racconti mitologici degli Osseti del Caucaso - ultimi discendenti dei Sarmati, - e i racconti arturiani confermerebbe che la figura di Lucius Artorius Castus sia stata ispiratrice della saga arturiana (a sua insaputa, ovviamente!). Un nostro video-documento ripercorre la nostra ricerca.