Chiesa e cripta romanica di S. Vittore a Muralto

(Marisa Uberti, 2025)
 
La Chiesa di San Vittore è riconosciuta come una delle due chiese romaniche più importanti della regione, carica di storia e mistero, che affonda e mescola le radici in epoca tardo-antica, per poi trasformarsi e giungere fino a noi nelle sue ammirabili forme attuali. La scoperta di importanti affreschi del 1200 hanno conferito ulteriore prestigio al tempio, che vanta una cripta tra le più interessanti del Ticino. Nell'ipogeo 22 capitelli mirabilmente scolpiti da maestranze verosimilmente comacine/ticinesi con il loro meraviglioso repertorio simbolico, coronano le 14 colonne e le 8 semicolonne venendo illuminati in modo calcolato, qualificando la cripta come una sorta di calendario astronomico-simbolico medievale. Questo è stato appurato dall'analisi archeoastronomica effettuata anni fa dall'astrofisico prof. Adriano Gaspani e che abbiamo riassunto nel video (ma trovate l'articolo integrale nel nostro sito). Dopo essere stata per secoli chiesa matrice, S. Vittore subì uno smacco davvero notevole all'inizio del XIX secolo, quando - con autorizzazione del vescovo di Como - furono "traslati" nel 1816 titoli, arredi sacri, paramenti, reliquie e campane a Locarno, nella chiesa di S. Antonio nella Città Vecchia. Una "retrocessione" che fece contenti i locarnesi ma non il popolo di Muralto che iniziò subito a ridotare la sua chiesa matrice di decorosi arredi e paramenti. Nel 1926, dopo continue richieste al papa, le fu riconosciuta l'autonomia come parrocchia e, per ricordarne l'antica funzione di chiesa madre della pieve locarnese, le venne assegnato il titolo di "Collegiata".