Il Moai di Chiuduno (BG)

                                                                 (Marisa Uberti)

 

Dovremo riscrivere il nostro articolo del gennaio 2011 dedicato al Moai di Vitorchiano (VT), che era l'unica statua del suo genere ad essere stata realizzata fuori dall'Isola di Pasqua, patria di origine di questi colossi di pietra, situati su un'isoletta sperduta nel Pacifico.

 

                            

Localizzazione dell'Isola di Pasqua, nell'Oceano Pacifico Meridionale. Appartiene politicamente al Cile dal 1888

 

                 

I  misteriosi Moai dell'Isola di Pasqua, chiamata localmente Rapa Nui, che significa grande isola/roccia

 

Dovremo aggiungere che non è più sola, la cittadina laziale, a vantare la presenza di un Moai perchè dal giugno 2015 anche Chiuduno, in provincia di Bergamo, ne ha uno e siamo naturalmente andati a vederlo.

E' stato costruito da 14 indigeni appartenenti al gruppo HAKA ARA HENUA, tutti Maori Rapa Nui polinesiani dell'Isola di Pasqua. L'evento si è svolto in occasione del XV Festival Internazionale "Lo Spirito del Pianeta", che ogni anno si svolge a Chiuduno, richiamando folle di persone e ospitando gruppi tribali e indigeni del mondo, con la loro cultura, tradizioni, folclore, artigianato, gastronomia, ecc.

Quest'anno la kermesse si è arricchita di un dono che i Maori hanno voluto lasciare al paese, come simbolo di pace. Ma non solo: la statua è stata munita di occhi di ossidiana e corallo e questo signifca molto, per l'usanza dei Rapa Nui, diventando infatti il volto vivo del loro passato. E' rivolto verso l'Isola di Pasqua e i Moai che lì sono presenti, guardano verso il suo centro. "Stabilirà energia e protezione", ha detto il capo del gruppo, "creerà un collegamento tra noi e la gente di qui".

 

                                 

                                                        Il Moai di Chiuduno (BG)

 

Piuttosto diverso da quello che si trova a Vitorchiano (non ha, ad esempio, il Pukao, il caratteristico "copricapo"), di dimensioni inferiori (è stato realizzato in 20 giorni) e più "tozzo", mantiene comunque lo stesso valore simbolico. Si badi bene che i Maori non realizzano queste statue monolitiche ovunque (tant'è che ne abbiamo due sole nel mondo, oltre all'isola di Pasqua), e devono trovare una pietra adatta a questo scopo. A Chiuduno l'hanno trovata nelle cave di arenaria di Credaro, mentre il basamento è stato realizzato da una ditta a parte. Il blocco, trasportato in loco con un mezzo meccanico, è stato poi lavorato alecremente a mano dai 14 rappresentanti Maori ed è stato inaugurato ufficialmente durante la serata finale del Festival, domenica 14 Giugno 2015. In tale occasione sono stati posizionati gli occhi, la corona vegetale beneaugurale al collo e una targa lignea con il nome, in caratteri rongo-rongo, della statua (Koro) e dell'Isola di Pasqua.

 

                              

                                      Il Moai di Vitorchiano (VT)

 

E' stato posizionato vicino al fuoco sacro che viene acceso all'inizio del Festival e continuerà a rimanere nel Parco comunale. I Maori si sono raccomandati di "tenerlo bene" perchè il Moai protegge la gente e quest'ultima dovrà proteggerlo, in vicendevole scambio. 

Davanti, la scultura presenta le caratteristiche mani appoggiate sul ventre, e il voluminoso "ombelico", il centro dell'Essere, così come l'Isola di Pasqua è considerata "il centro del mondo". Il volto imperscrutabile, le orecchie lunghe, il naso quasi all'insù nella tipica espressione di eterna ed enigmatica attesa, la parte inferiore assente come in ogni statua consimile, il Moai di Chiuduno presenta dei simboli sul dorso, che quello di Vitorchiano non ha: si tratterebbe di simboli in rongo-rongo, forse la falce detta "Vaka"?

 

                                

                                    La parte dorsale del Moai di Chiuduno

 

I Maori Rapa Nui hanno voluto anche sottolineare che il loro popolo, ridotto a circa 3.000 persone, non si sente rispettato dalla politica attuata dal Cile, che lo governa e dal quale dista ben 3.600 km! Da quando fu scoperta dagli Europei, l'Isola di Pasqua ha conosciuto deportazioni e angherie, oltre a lotte civili. I cileni stanno prendendosi il territorio, che apparterrebbe ai (pochi) indigeni, e nonostante sia stato firmato un accordo di amicizia nel 1868, il governo non lo rispetta. Si impossessa della terra appartenuta agli antenati dei Maori, mentre sono loro che conoscono il modo migliore per coltivarla; mancano servizi importanti ed è una situazione difficile, non solo da adesso. Sono stati ben 111 gli antenati ridotti in schiavitù all’epoca delle conquiste, deportati per lo più in Perù.

Il Festival "Lo Spirito del Pianeta" serve anche a sensibilizzare verso temi importanti come questo. Si svolge ogni anno a Chiuduno (BG), generalmente tra la fine di maggio e l'inizio di giugno.  Visita il sito ufficiale.

Argomento: Il Moai di Chiuduno (BG)

Lapsius

Marisa | 15.09.2017

Chiedo scusa, Vitorchiano, non Bomarzo.

In italia ce ne sono tre!

Valentina | 24.07.2017

Sto guardando Voyager e parlano di un Moai ORIGINALE che un imprenditore italiano ha ottenuto dietro donazione, direttamente dall'isola! Franco Cappiello. Quindi in italia, almeno per ora, ce ne sono tre!

R: In italia ce ne sono tre!

Marisa | 15.09.2017

Si, sapevo di quel Moai nella proprietà dell'Ing. Cappiello. Ma è originale, da quanto ne so, donato direttamente dall'isola di Pasqua. Questi due, invece, di Bomarzo e Chiuduno, sono stati fatti in Italia, sul posto in cui si trovano, da maestranze maori. Credo sia questa la differenza. Ultimamente i Maori stavano realizzando un terzo Moai in Italia, ci terremo aggiornati.

(P. S. Giacobbo non ha citato minimamente gli altri due, purtroppo)

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