Quando avvenne la guerra del Bharata?

                                                         (Adriano Gaspani)

 

  • Il Mahābhārata

 

Il Mahābhārata, in sanscrito: महाभारत, cioè "La grande storia di Bhārata", a volte chiamato semplicemente Bhārata, è uno dei più grandi poemi epici dell'India, insieme al Ramayana è ad uno dei testi sacri più importanti della religione induista. Nella maggiore edizione pervenuta ai giorni nostri, il Mahābhārata consta di quasi 100.000 strofe divise in 18 libri (parva) più un'appendice, l'Harivaśa, che ne fanno l'opera più imponente non solo della letteratura indiana, ma dell'intera letteratura mondiale. Si narra che il poema sia opera del saggio Vyāsa, che include se stesso tra i più importanti personaggi dinastici del racconto. La prima parte del Mahābhārata dichiara che fu il Deva Ganesa, su richiesta di Vyāsa, a scrivere il poema sotto la sua dettatura; Ganesa acconsentì, ma solo alla condizione che Vyāsa recitasse il poema ininterrottamente, senza alcuna pausa. Il saggio, allora, pose a propria volta una ulteriore condizione: Ganeśa avrebbe non solo dovuto scrivere, ma comprendere tutto ciò che udiva ancor prima di scriverlo. In questo modo Vyāsa avrebbe potuto riprendersi un poco dal suo continuo parlare, semplicemente recitando un verso difficile da capire. A questa situazione fa riferimento anche una delle storie che spiegano il modo in cui si ruppe la zanna sinistra di Ganesa (elemento essenziale della sua iconografia): nella foga della scrittura il suo pennino si ruppe, ed egli si spezzò una zanna
affinché la trascrizione potesse andare avanti senza interruzioni, così da permettergli di mantenere la parola data. Si ritiene che il Mahābhārata derivi da un originale lavoro molto più breve, chiamato Jaya (Vittoria). La collocazione temporale degli eventi qui descritti non è chiara:
alcune persone li collocano con una certa sicurezza nell'India Vedica, attorno al 1400 a.C., ma in realtà la vicenda descritta potrebbe risalire ad epoche maggiormente remote. Gli studiosi hanno analizzato gli eventi astronomici descritti nel Mahābhārata, quali le eclissi e le congiunzioni planetarie, datando i fatti intorno al 3100 a.C. circa. In ogni caso, è importante ricordare che la ricerca di una datazione esatta degli avvenimenti descritti nel Mahābhārata è di importanza secondaria rispetto all'imponente contenuto filosofico, etico e culturale dell'opera, e alla sua posizione all'interno della letteratura sanscrita classica.
Come la maggior parte della letteratura indiana antica, anche il Mahābhārata veniva trasmesso oralmente, di generazione in generazione. Questo ha reso particolarmente facile l'interpolazione di storie ed episodi addizionali all'interno del testo; si parla anche di variazioni locali, sviluppatesi in regioni diverse. Comunque, nella maggior parte dei casi le modifiche sono consistite in ulteriori aggiunte, e non in alterazioni della storia originale. In questa sede verrà ripresa in esame la problematica della datazione archeoastronomica delle vicende descritte nel poema epico.

 

  • La guerra del Bharata

 

Una delle questioni ancora molto dibattute tra gli studiosi di cronologia vedica è la data in cui possono essersi svolti i fatti narrati nel Mahhabarata, il poema epico che descrive la sanguinosa guerra del Bharata. L’analisi del testo fornisce tutta una serie di resoconti, in chiave simbolica, di quelli che possono essere chiaramente interpretati come fenomeni astronomici e quindi, almeno in linea di principio potrebbe essere possibile stabilire l’epoca in cui presumibilmente dovrebbero essere avvenuti gli eventi narrati ed una loro cronologia. La data di inizio della Guerra del Mahabharata può essere stabilita per essere univocamente teoricamente intorno al 3067 a.C. intersecando tra loro tutti i fenomeni astronomici che possono essere ricavati dal poderoso testo del poema epico. La disponibilità di una cronologia a cui riferire se non la guerra di per se stessa, che potrebbe essere un evento puramente simbolico e quindi potrebbe anche non essere mai avvenuta, ma la redazione del testo epico derivante con molta probabilità dalla collazione di numerose saghe narrate oralmente dai bardi dell’antica India, rappresenta un riferimento temporale di importanza fondamentale nell’ambito della corretta collocazione cronologica della cultura vedica. Non ha quindi senso fornire un anno preciso, ma un’epoca dotata del suo margine d’errore risulta essere molto importante. I riferimenti contenuti nel testo e relativi agli eventi astronomici osservati sono correlati ai fenomeni mostrati dai pianeti, ma anche alla visibilità delle comete molto luminose visibili durante il loro transito nel cielo in seguito al loro moto orbitale intorno Sole. Non mancano comunque le eclissi solari e lunari. Come è stato sottolineato da molti studiosi, la conoscenza della cronologia della guerra del Bharata questa potrebbe rappresentare l 'ancora di salvezza per la cronologia del Bharatam. Curiosamente la storie dell'India è stata scritta utilizzando le date ricavabili dalla spedizione di Alessandro Magno e dagli scritti di Megastene. Probabilmente originario della Ionia, Megastene fu il primo diplomatico ellenistico che giunse in India, come ambasciatore di Seleuco I, alla corte di Chandragupta Maurya nel 303 a.C.

 

Sulla base delle conoscenze così acquisite durante il suo mandato, egli compose l'opera Notizie sull'India (in greco antico Ἰνδικά, traslitterato in Indikà), in 4 libri. Il primo libro descriveva la geografia, i due successivi il sistema di governo, le caste e gli usi religiosi; l'ultimo trattava la storia, l'archeologia e le leggende. L'opera non ci è giunta integralmente, ma ne possediamo numerosi e ampi frammenti. Megastene riporta credenze senza vagliarle criticamente, ma ciononostante la sua opera rimase per secoli la fonte più completa e autorevole sull'India a disposizione del mondo occidentale e fu usata largamente da Arriano, nella sua Indikà, da Strabone, nella sua Geografia, e dagli altri autori che si occuparono dell'India. Curiosamente quindi la storia dell’India nota in occidente è stata basata per secoli su fonti non indiane. La cronologia del Mahabharata risulta utile anche per valutare l’attendibilità della teoria cosiddetta AIT (Aryan Invasion Theory) cioè la teoria, tuttora controversa, che prevede che l’origine della cultura vedica sia derivata dall’invasione della valle dell’Indo da parte della popolazione degli Arya durante il II millennio a.C. Ci sono però un certo numero di problemi nel recuperare la corretta cronologia. Prima di tutto, ci sono diverse date su cui basarsi per stabilire la cronologia della guerra del Mahabharata. Per esempio ci sono le date in base a l'inizio del Kali Yuga che corrisponde al 3102 a.C. su base astronomica oppure 3138 a.C. in base alle vicende di Krishna narrate nel Bhatavata Purana . Poi esiste la data 2449 a.C., attribuito a Varahamihira e citata da Kalhana nel Rajatarangini. Inoltre, vi è la tradizione Puranica la cui cronologia viene stabilita sulla base di liste genealogiche dei re: poi sappiamo che è intercorso stato un periodo di 1500 anni trascorsi tra Parikshit e le Nandas.

 

Queste date differenti devono essere tutte riconciliati tra loro e ricondotte ad un unisco schema che preveda la data di inizio della guerra del Bharata. In secondo luogo, le date del Buddha, Adishankara e Kalidasa dovrebbero essere prese come punti fissi nella cronologia . Qui si cerca di conciliare le differenze tra le cosiddette date tradizionali della guerra del Mahabharata, sulla base della evidenza testuale nel poema epico. I risultati preliminari ottenuti sulla base di indagini archeoastronomiche nella data del Buddha come registrato nel Samyutta Nikaya indicano l'emergere di una cronologia coerente. E’ universalmente riconosciuto che Bharatam ha una delle più antiche tradizioni culturali, che a differenza delle altre antiche tradizioni culturali è stata conservata in modo continuo senza alcuna interruzione, fino ai giorni nostri.

 

Gli studiosi occidentali, mentre a malincuore riconoscono questa tradizione ininterrotta, si sono lamentati del fatto che secondo loro gli indiani mancano di un senso della storia e non hanno una propria tradizione storica, pertanto hanno deciso di scrivere una storia per il Bharatam basato su le proprie idee di storia. Hanno quindi accettato la cronologia basata sulla frammentazione dell’impero di Alessandro Magno avvenuta dopo la sua morte sugli scritti di Magastene quindi hanno utilizzato i canoni propri della tradizione greca come punti fissi per lo sviluppo della cronologia relativa alla storia dell’India. Utilizzando alcuni dati ricavati dalle liste genealogiche regali contenute nei Puranas e la Teorie dell’Invasione Ariana (AIT ) con qualche variante, gli studiosi occidentali hanno stabilito una conveniente cronologia per la storia dell'India. Questi studiosi hanno dato per scontato il fatto che due dei più grandi poemi epici del mondo, il Ramayana e il Mahabharata tradizionalmente considerati come itihasas, vale a dire, i testi storici in realtà non lo siano, ma contengano solamente notizie di vicende simboliche,probabilmente mai avvenute. Ignorando il fatto che la tradizione Bharatam ha il suo senso e un suo scopo nella storia, gli studiosi hanno sistematicamente travisato la cronologia tradizionale del Bharatam. Risulta quindi di estrema importanza respingere questa falsa cronologia e di recuperare la cronologia corretta per la tradizione Bharatam.

 

A questo proposito l’Archeoastronomia ha gioca un ruolo fondamentale permettendo la ricostruzione degli eventi astronomici citati nei testi epici determinandone anche, entro certi limiti di approssimazione, le date in cui i fenomeni astronomici descritti nei testi si sono verificati e sono stati visibili nel cielo. L’analisi archeoastronomica ha permesso di dimostrare che è possibile arrivare ad una data unica per la guerra del Bharata sulla base del ragionamento archeoastronomico incrociato con l’evidenza testuale.
Questa data unica, sembra essere teoricamente il 3067 a.C., come è stato anche proposto dagli studiosi Raghavan e da Achar, ma entrambi hanno trascurato i margini di incertezza che questa data inevitabilmente deve avere. E' importante sottolineare che la data della guerra del Bharata viene determinato esclusivamente sulla base di riferimenti astronomici nel Mahabharata e la data ottimizzata è stabilita indipendentemente da qualsiasi altra fonte. E’ però necessario discutere la coerenza della cronologia ottimizzata astronomicamente con quella derivante dall’analisi degli altri testi vedici e quella propria di altre tradizioni indiane antiche. L'analisi del testo dl Mahabharata permette di
recuperare oltre 150 riferimenti astronomici distribuiti in tutta la vicenda epica. Quindi di fatto abbiamo la possibilità di stabilire, almeno in linea di principio un insieme di oltre 150 datazioni indipendenti nell’arco dello sviluppo storico degli eventi narrati nell’epica, utilizzando il calcolo astronomico. Rimane poi il problema della combinazione ottimale di tutte le date ottenute in modo da ottenere la crnologia dimaggior probabilità. Anche se i riferimenti astronomici sono sparsi in tutta l'epica, la maggior parte di quelli appartenenti alla guerra si verificano nelle sezioni Udyogaparvan e Bhishmaparvan del poema epico.

 

Praticamente tutti gli studiosi che fino ad ora si sono occupati di questo problema hanno caratterizzato i riferimenti nella Bhishmaparvan come semplici presagi astrali di tipo simbolico e quindi non adatti per stabilire univocamente una cronologia storica affidabile. L’applicazione del calcolo astronomico su vasta scala ha permesso di dimostrare che sebbene esista qualche incoerenza nelle diverse date ottenute esaminando diversi fenomeni astronomici citati, il problema può essere efficacemente risolto in termini probabilistici cioè stabilendo una data ottimale di maggior probabilità ed accompagnandola con un appropriato margine di incertezza. Quello che viene quindi ad essere determinato non è una singola e ben precisa data, ma una distribuzione di probabilità il cui picco stabilisce la data ottimale in termini probabilistici. Maggiore è la coerenza cronologica dei fenomeni citati nel testo e minore sarà l’ampiezza della distribuzione di probabilità inerente alla cronologia stabilità con l’analisi archeoastronomica del testo epico.

 

  • L'analisi archeoastronomica

 

La ricerca archeoastronomica ha dimostrato in modo conclusivo i seguenti fatti:


(1) i riferimenti astronomici presenti nel Bhishmaparvan non sono semplicemente riferimenti simbolici, ma seguono una ben precisa tradizione vedica di presagi e descrivono per lo più i passaggi di comete molto appariscenti e non particolari posizioni assunte dai pianeti come era generalmente accettato;


(2) i pochi veri riferimenti planetari contenuti nel Bhishmaparvan sono identici a quelli contenuti nel Udyogaparvan;


(3) questi riferimenti comuni conducono all’ottimizzazione di una funzione densità di probabilità il cui valore di picco è il 3067 a.C.


(4) tutti gli altri riferimenti astronomici contenuti nel poema epico sono coerenti con la funzione densità di probabilità ottimizzata.


(5) La data di picco della funzione densità di probabilità coerente con la data tradizionalmente accettata attualmente dagli studiosi indiani che corrisponde a circa il 3000 a.C.


(6) Utilizzando il calcolo astronomico e l’analisi probabilistica, può essere facilmente dimostrato che la distribuzione di probabilità che è stato possibile determinare è unica e quindi l’epoca collocabile al III millennio a.C. è l’unica che rende conto, entro i margini di incertezza, peraltro relativamente ristretti, di tutti i fenomeni astronomici citati nel testo epico.

 

  • Le configurazioni planetarie

 

I riferimenti importanti per le configurazioni planetarie sono comuni a entrambi i testi Udyoga e Bhishmaparvan e sono i seguenti:


(1) la congiunzione di s'ani (Saturno) con rohini ( la stella Aldebaran);
(2) il moto retrogrado di angaraka (Marte) poco prima di raggiungere jyeshtha (la stella Antares);
(3) un’eclissi lunare con la Luna vicina a kartika pornima (le Pleiadi), seguito da
(4) un’ eclissi solare con il Sole posto presso jyeshtha (Antares).

Questi eventi conducono ad un anno unico per la guerra, cioè il 3067 a.C. e tutti gli altri riferimenti astronomici esistenti nella epica sono coerenti con questa data.

 

               

La partenza di Krishna per Revati avviene il 26 settembre, 3067 a.C. quando Saturno è in congiunzione con Aldebaran e Giove brilla vicino alla Luna nella costellazione dei Pesci

 

 

  • Ottimizzazione astronomica della data

 

La ricerca è fatta per gli anni in cui si è verificata una congiunzione tra Saturno (s'ani ) e la stella Aldebaran (rohini) tra 3500 a.C. ed il 500 d.C. Siccome Saturno richiede una media di 29,5 anni per completare la sua orbita intorno al Sole, la congiunzione tra Saturno e Aldebaran si ripete con lo stesso periodo. Si verificano quindi 137 congiunzioni di quel tipo durante l'intervallo in cui è stata eseguita la ricerca. A questo punto bisogna eseguire una ricerca per identificare quegli anni, fra questi 137 possibili in cui Marte (angaraka) si muove di moto retrogrado prima di raggiungere la stella Antares (jyeshtha).

 


                

Eclissi solare su Jyeshtha Amavasya avviene il 14 ottobre, 3067 a.C. Il Sole eclissato brilla vicino ad Antares nello Scorpione

 

Poiché il moto retrogrado di Marte si ripete con un periodo pari al suo periodo sinodico, pari a 780 giorni solari medi, si deve tollerare un errore di ±2 sulla data effettiva di congiunzione con Antares. La ricerca eseguita in questo modo ha ridotto le date possibili a
soli 17 eventi: 3272 a.C., 3067 a.C., 2830 a.C., 2625 a.C., 2388 a.C., 2183 a.C., 1946 a.C., 1741 a.C., 1504 a.C., 1299 a.C., 1061 a.C., 857 a.C., 620 a.C., 415 a.C., 28 d.C., 233 d.C. e 470 d.C, quando Saturno era vicino Aldebaran e Marte concluse il suo moto retrogrado prima di raggiungere Antares. Ma non è finita qui… Tra i 17 anni possibili bisogna eseguire una ricerca tesa ad identificare quegli anni in cui si era verificata un'eclissi lunare con la Luna posta in prossimità delle Pleiadi (vale a dire presso kartika pornima). Questo riduce la scelta a solo due date possibili, il 3067 a.C. ed il 2183 a.C. Si scopre allora che in entrambi questi due anni l'eclisse lunare è seguito da un eclisse solare a con il Sole posto in prossimità della stella Antares (jyeshtha). Una sequenza di due eclissi entro un periodo di 13 giorni, si verifica in due stagioni di eclissi. Se si considera il fatto che Bhishma, uno dei personaggi chiave della vicenda, muore a Magha s'ukla ashtami, che è tuttt’ora la lada di commemorazione della sua morte nel mese di Magha, quindi dopo il verificarsi del solstizio d'inverno, la data del 2183 a.C. deve essere scartata quindi mimane un solo risultato possibile, e cioè il solstizio d'inverno avvenuto del 13 gennaio 3066 a.C. del calendario giuliano poiché, secondo il testo epico, in quella data si è verificato il s'uklapan cami invece al solstizio d'inverno nel 2182 a.C. si è verificato il krishnacaturthi.

A questo punto rimane una sola data possibile quella del 3067 a.C. per la data della guerra emerge. Ergo la guerra del Bharata inizia il 22 Novembre dell’anno 3067 a.C. del calendario giuliano e allora si verificano i seguenti fatti:


1. La partenza di Krishna per Revati avviene il 26 Settembre, 3067 a.C.
2. L'arrivo di Krishna in Hastinapura avviene il 28 Settembre, 3067 a.C.
3. Eclissi solare vicino ad Jyeshtha Amavasya (Antares) avviene il 14 Ottobre, 3067 a.C.
4. L’eclisse di Luna presso le Pleiadi (Krittika) avviene al plenilunio del 29 Settembre, 3067 a.C.
5. La guerra inizia il 22 novembre 3067 a.C. con Saturno in congiunzione con Aldebaran (Rohini), e Giove posto nel ventisettesimo Naksatras (Revati) grosso modo corrispondente alla stella ζ Piscium.
6. Il solstizio d'inverno avviene il 13 Gennaio 3066 a.C.
7. La morte di Bhishma, avviene 17 Gennaio, 3066 a.C. (Magha shukla Ashtami).
8. Una cometa molto luminosa è visibile nel cielo nel mese di Ottobre 3067 a.C.
9. Balarama inizia il suo pellegrinaggio il giorno 1 Novembre, 3067 a.C.
10. Balarama ritorna dal pellegrinaggio giorno 12 Dicembre, 3067 a.C.
11. Ghatotkaca viene ucciso alle 2 del mattino, del 8 Dicembre, 3067 a.C.
e così via…

 

  • Il problema del Kaliyuga

 

Aryabhata, famoso matematico e astronomo indiano scrisse che, quando aveva 23 anni, erano trascorsi 3600 anni dall’inizio del periodo di tempo chiamato Kaliyuga. Questo identifica l'inizio di Kaliyuga con il 3102 a.C. A prima vista sembra che esista qualche problema circa la coerenza della data 3067 a.C. astronomicamente ottimizzata per la guerra del Bharata con l'inizio del Kaliyuga, che tradizionalmente si pensa sia iniziato dopo la conclusione della guerra. Un gran numero di studiosi che hanno proposto la data del 3000 a.C. per la guerra hanno fatto affidamento, in un modo o nell’altro, sulle informazioni riguardanti il tradizionale inizio del Kaliyuga. Tuttavia, l'epica di per sé non fornisce esplicitamente alcuna informazione circa l'inizio del Kaliyuga.

 

                

La guerra del Bharata inizia il 22 Novembre 3067 a.C. con Saturno in congiunzione con Aldebaran (Rohini), e Giove posto nel ventisettesimo Naksatras (Revati) grosso modo corrispondente alla stella ζ Piscium

 

 

E’ generalmente accettato che l'inizio astronomico di Kaliyuga coincida con il 17/18 Febbraio dell’anno 3102 a.C. La data della guerra è quindi legata al principio di Kaliyuga, che secondo alcuni autori è coinciso con la fine della guerra e dando così la data 3102 a.C. per la guerra. Ma ce ne sono altri che prendono si basano sulla Puranas, secondo la quale il Kaliyuga era iniziato con la partenza del dio Krishna dal mondo terreno, un evento che secondo il testo epico si verifica 36 anni dopo la guerra. Il risultato è la data prevista del 3138 a.C. per la guerra con un’incertezza di ±1 anno è causata dall’utilizzo di modalità di conteggio leggermente diverse tra loro. La data 3067 a.C. è posteriore al 3102 a.C allora non dovrebbe, la guerra precedere l'inizio del Kaliyuga? Non proprio. Tutto ciò che l'epica dice è che la guerra è stata combattuta durante l'intervallo di transizione tra Dvapara e Kaliyuga, e da nessuna parte si dice esattamente quando il Dvapara è terminato o il Kaliuga è iniziato. L' Antara o l'intervallo tra le yuga è piuttosto esteso. Secondo Vishnupurauna, la sandhya per Dvapara dura 200 anni e per Kaliyuga è 100 anni. Quindi
esiste un periodo di circa 100 anni circa, che può essere legittimamente definito come sandhya e la data del 3067 a.C. rientra in questo intervallo che inizia nel 3102 a.C. In realtà, vi è qualche indicazione che il Kaliyuga era già iniziato da tempo della guerra. Anche nel Bhagavata purana è scritto che, sebbene il Kaliyuga fosse già iniziato , a causa della presenza del dio Krishna sulla terra, l’effetto Kali era stato controllato. Il pieno potere di Kali divenne efficace solo con la partenza di Krishna dal mondo terreno. Quindi non vi è alcun conflitto tra la data della guerra che si verificò nel 3067 a.C. e il calcolo dei Kaliyuga partendo dal 3102 a.C.

 

  • La funzione densità di probabilità

 

Tutte queste considerazioni conducono alla fine a stabilire che la funzione densità di probabilità associata alla cronologia della guerra del Bharata sia la seguente:

 

                                     

 

che implica un intervallo di confidenza ampio ±196 anni rispetto alla data del 3067 a.C. se si richiede un livello di probabilità del 95% per la correttezza della cronologia ottimizzata astronomicamente. Se si desidera un livello di probabilità pari al 98% allora l’ampiezza dell’intervallo di incertezza salirà a ±232 anni. Ne caso sia richiesto il 99,9% di probabilità allora l’intervallo di incertezza sarà pari a ±329 anni.

 

 

                                                      BIBLIOGRAFIA

 

  • Mahabharata, in 5 volumi, tradotto dal sanscrito dal prof. Ramesh Menon , tradotto dall'inglese da Giorgio Borgonovi e Marco Marzagalli, La Comune.

Mahabharata. Vol. 1: Adi parva, 2007. ISBN 978-88-903324-0-1.
Mahabharata. Vol. 2: Sabha parva, 2008. ISBN 978-88-903324-1-8.
Mahabharata. Vol. 3: Vana parva, 2008. ISBN 978-88-903324-2-5.
Mahabharata. Vol. 4-5: Virata parva-Udyoga parva, 2008. ISBN 978-88-903324-4-9.
• Mahabharata. Vol. 5: Bishma parva, 2009. ISBN 978-88-903324-5-6.

  • The Aryabhatiya of Aryabhata: An Ancient Indian Work on Mathematics and Astronomy, translated by Walter Eugene Clark (University of Chicago Press, 1930; reprinted by Kessinger Publishing, 2006).

 

(Autore dell'articolo: Adriano Gaspani I.N.A.F - Istituto Nazionale di Astrofisica, Osservatorio Astronomico di Brera - Milano; adriano.gaspani@brera.inaf.it)-

                                            Pubblicato in questo sito: dicembre 2013

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