Il Sass di Böll a Monte Marzio (VA)

Un sito sacro e di osservazione astronomica
 
(Adriano Gaspani)
 
 
Riassunto
 
In questo lavoro si è cercato di fare il punto della situazione relativa al sito protostorico noto con il nome di "Sass de Böll", situato alle spalle di Marzio, tra i boschi del monte Piambello. E' un complesso monumentale utilizzato quale luogo sacro e di culto durante l’età del Ferro, ma probabilmente anche in epoca precedente. Il complesso litico è costituito da un monolite di rilevanti dimensioni, circondato da un gruppo di pietre forse derivante dal crollo di una struttura più antica maggiormente articolata. Il monumento è posto a 978 metri di quota lungo un pendio ripido, interamente rivolto verso nord e delimitato su ogni lato dal bosco, in salita. L’imponente masso centrale è caratterizzato da una circonferenza di circa 20 metri e da un’altezza media di 5.5 metri. Esso è circondato da un sistema subcircolare di pietre artificialmente lavorate. Le misurazioni effettuate in loco indicano un diametro medio di circa 24 metri. Nessuno dei massi presenta incisioni o coppelle.
 
Fino ad ora l’indagine archeologica non c’è stata, o per lo meno non si ha alcuna notizia degli eventuali risultati di essa, per cui il sito in oggetto, pur apparendo chiaramente come un luogo sacro protostorico, ha richiesto una collocazione cronologica basata su tecniche di analisi probabilistica e sul confronto con svariate strutture simili. L’ipotesi interpretativa quindi, che sembra essere quella di maggior rilievo, considera il manufatto come un luogo sacro in cui, oltre all’amministrazione del culto, venivano eseguite anche le osservazioni astronomiche finalizzate soprattutto alla ritualità, alla misura del tempo ed alla gestione del calendario agricolo e pastorale. Da questo punto di vista la posizione geografica del sito è molto favorevole in quanto il profilo dell’orizzonte naturale locale apparente nella direzione sud si presenta in maniera molto favorevole al fine dell’osservazione del passaggio al meridiano degli astri principali tipici della cultura celtica cisalpina durante tutto il I millennio a.C. In particolare se le culminazioni solari, e forse anche quelle stellari, potevano servire a scopi calendariali, sembra essere l’osservazione lunare quella più promettente dal punto di vista dell’osservazione astronomica, finalizzata all’amministrazione del culto e ai riti religiosi. In particolare il sito del Sass di Böll si prestava bene all’attività di osservazione delle culminazioni lunari le quali permettevano la previsione delle eclissi di Luna con un livello di successo superiore al 90%.